Oggi, 17 giugno, la 2 commissione legislativa del consiglio provinciale ha trattato la legge dei Verdi sulla estensione delle borse di studi per le lingue e per gli studenti universitari anche ai “cittadini di paesi terzi soggiornanti di lungo periodo”. La commissione ha votato contro a maggioranza al disegno di legge, che comunque sarà iscritto all’ordine del giorno in Consiglio provinciale e con l’impegno sia dell’assessora Kasslatter, sia dei consiglieri Svp, di votare a favore in aula qualora non sia stata prima approvata la legge nuova sull’immigrazione, che contiene le stesse norme che noi Verdi proponevamo nel nostro disegno di legge.
Dunque, buone notizie: o queste norme saranno comprese nel disegno di legge della giunta e questo sarà approvato, oppure – almeno per oggi – la maggioranza si è impegnata a approvare in aula il nostro disegno di legge.
Il funzionario inviato in commissione dalla Kasslatter mi ha mostrato la bozza del disegno di legge della giunta e effettivamente i “cittadini extracomunitari soggiornanti di lungo periodo” vi sono previsti e messi a pari condizioni sia per quanto riguarda il finanziamento di corsi all’estero per apprendere le lingue (sia straniere che le due lingue della provincia), sia per le borse di studio per studenti universitari in università fuori provincia, sia in Italia che all’estero. Nel disegno di legge della giunta sono contenute anche tante altre norme che non sono riuscito a vedere. Il funzionario ha detto che la giunta vorrebbe approvare il disegno di legge prima dell’estate. Ci riuscirà? Non lo so. Se le cose andranno storte c’è il “paracadute” d- almeno per quanto riguarda borse di studio per lingue e università – del disegno di legge dei verdi che andrà sull’ordine del giorno già a Luglio (ma al 150° posto, dunque passano mesi).
Ricordo a tutti che inserire da qualche parte in una legge provinciale la dizione “cittadini di paesi terzi soggiornanti di lungo periodo” consente di aprire le porta a 16.000 immigrati che in provincia di Bolzano hanno la “carta di soggiorno”, rispettando così la direttiva europea 2003/109/CE. Dopo di che va aperta la battaglia sui benefici sociali, a cominciare dall’edilizia pubblica (su questo nel disegno di legge della giunta non c’è nulla).
Questo per oggi è tutto.
Cari saluti,
Riccardo Dello Sbarba
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