Appello alle associazioni, ai cittadini e cittadine
Si sta costituendo il Comitato referendario Acqua bene Comune - Provincia di
Bolzano.
Come nelle altre Regioni italiane il comitato avrà il compito di informare i
cittadini sul concreto rischio di privatizzazione della gestione dell’acqua
potabile, causato dall’ultimo decreto legislativo del Governo (l’art. 23 bis
L. 133/08 così come modificato dall’art. 15 L. 166/09, detto decreto
Ronchi), che è stato approvato arrogantemente con la fiducia sottraendosi a
qualsiasi discussione parlamentare.
Purtroppo il Governo ha voluto intrecciare la normativa sulla gestione dei
servizi pubblici essenziali (energia, acqua, nettezza urbana, ecc.) con il
rispetto delle leggi Europee alla libera concorrenza. Tale forzatura
politica mette a rischio anche la nostra Autonomia Provinciale, che si era
dotata di una buona legge sulla gestione dei servizi pubblici essenziali.
Anche se necessari, a poco serviranno le integrazioni agli statuti comunali
che ridefinisce l’acqua come bene non a rilevanza economica (come fatto a
Merano). Inoltre, quasi tutte le forze politiche in Alto Adige hanno
affermato di essere contrarie alla imposizione forzata di privatizzare il
servizio di gestione dell’acqua potabile, ma questo non garantisce il
diritto all’acqua pubblica dei cittadini italiani e sudtirolesi. La nuova
normativa obbliga le aziende pubbliche che gestiscono l'acqua potabile in
Sudtirolo entro il 31 dicembre 2011 alla vendita forzata del 40% del
capitale.
Non possiamo concedere agli interessi privati di pochi nemmeno uno spiraglio
legislativo, che ci possa privare del diritto all’acqua pubblica. Per questo
il Forum Italiano dei Movimento per l’acqua (www.acquabenecomune.org) ha
promosso la campagna referendaria con tre quesiti abrogativi. Tre mesi di
raccolta firme con inizio il 24 aprile 2010. Obbiettivo minimo: 500.000
firme.
Anche noi in Alto Adige dobbiamo fare la nostra parte!
Vi chiediamo:
• Aderire ufficialmente come ente/associazione/sindacato/partito alla
campagna referendaria
• Motivare i propri iscritti a contribuire nelle azioni di raccolta
firme
• Se tra i propri iscritti ci sono pubblici ufficiali invitarli a
presenziare i tavoli
• Inviare ai propri iscritti l’invito di andare a firmare nel proprio
comune di appartenenza
• Di informarci sulle vostre iniziative e feste in cui prevedere la
raccolta firme
• Attenzione alle feste del 25 aprile e del 1° maggio!
Vi offriamo
• Invio e ritiro dei moduli referendari a tutti i comuni del Sudtirolo
• Moduli di raccolta firme ufficiali della campagna referendaria
nazionale nella sede del Dachverband.
• Materiale informativo bilingue per i banchetti. (almeno in formato
elettronico)
• Coordinamento pubblici ufficiali (Dachverband area Bolzano)
Prossimi appuntamenti:
Lunedí 19 aprile alle ore 18.30 in Piazza del Grano 10 al Dachverband –
incontro organizzativo!
Sabato 24 aprile alle ore 9-13 in piazza Municipio a Bolzano, primo
banchetto referendario con mobilitazione popolare e conferenza stampa.
È in definizione un incontro con l’Assessore Laimer per ottenere una
adesione da parte del Consiglio Provinciale alla campagna referendaria.
Appell an alle Vereine und BürgerInnen
Es bildet sich gerade das Referendumskomitee Wasser öffentliches Gut –
Provinz Bozen
Auch in Südtirol hat dieses Komitee die Aufgabe die BürgerInnen über die
gefährlichen und arroganten Liberalisierungsmaßnahmen der
Trinkwasserversorgung (l’art. 23 bis L. 133/08 modificato dall’art. 15 L.
166/09 – sog. decreto Ronchi) der Regierung zu informieren, die mit völliger
Unterbindung einer parlamentarischen Diskussion nach Vertrauensfrage
durchgeboxt wurden.
Leider hat die italienische Regierung die Gesetzgebung bezüglich der
essentiellen Dienstleistungen der Daseinsvorsoge (Wasser, Energie,
Müllversorgung, usw.) mit den Ausführungsbestimmungen der EU-Verpflichtung
bei marktrelevanten öffentlichen Dienstleistungen verbunden. Diese
politische Forcierung bringt unsere Autonomie in Gefahr, auch wenn die
Landesregierung ein sehr gutes Gesetz zur Regelung der Daseinsvorsorge
anwendet. Die Integration und Veränderung der Gemeindestatuten, die
versuchen Wasser als nicht marktrelevantes Gut auszuklammern (Gemeinde
Meran), sind zwar notwendig, aber reichen nicht aus die
Liberalisierungsmaßnahmen zu stoppen. Fast alle Parteien haben sich negativ
zur Liberalisierung der Wasserversorgung ausgesprochen, aber dies schützt
die BürgerInnen nicht davor, dass sog. In house Betriebe vollständig
öffentlichen Gesellschaften die von den Gemeinden bestimmt werden, bis zum
Datum 31 Dezember 2011 aufgehoben oder 40 % der Kapitalaktien verkauft
werden müssen.
Wir können es uns nicht leisten, dass private Interessen einiger Wenigen uns
um das Recht auf Wasser berauben. Deshalb hat das Forum Italiano dei
Movimento per l’acqua (www.acquabenecomune.org) drei abrogative
Referendumsfragen einberufen. Die Unterschriftenaktion zur Unterstützung der
Referenden beginnt am 24 April 2010. Mindestziel: 500.000 Unterschriften in
ganz Italien.
Auch wir Südtrioler müssen unseren Beitrag geben!
Wir brauchen von Euch:
• Offizielle Adhäsion Eurer Vereinigung/Partei/Gewerkschaft zur
Verwirklichung der Referenden
• Eure Mitglieder zu motivieren bei der Unterschriftensammlung
mitzuarbeiten
• Falls zu Eurer Organisation Amtspersonen zählen, diese auffordern
bei den „Standln“ mitzuhelfen.
• Eure Mittglieder schriftlich aufzufordern bei der eigenen Gemeinde
die Referenden zu unterschreiben.
• Uns über Eure Initiativen und Feste zu informieren (25ter April und
1ter Mai!)
Was bieten wir Euch:
• Versand der Bogen zur Unterschriftensammlung an alle südtiroler
Gemeinden
• Zweisprachiges Infomaterial und Bogen zur Unterschriftensammlung im
Sitz des Dachverbands.
• Koordination der Amtspersonen (Dachverband Raum Bozen)
Nächsten Schritte:
Donnerstag 19ter April um 18.30 Uhr am Kornplatz 10 im Sitz des Dachverbands
– Treffen zur Organisation des Referendums in Südtirol.
Samstag 24ter April von 9-13 Uhr am Rathausplatz in Bozen - Kundgebung mit
Pressekonferenz und erstes Standl zur Unterschriftensammlung.
Wir versuchen gerade ein Treffen mit Assessor Laimer zu erhalten, um eine
offizielle Unterstützung der Referenden seitens der Landesregierung zu
erhalten.
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