Bolzano, 1. ottobre 2009
La Provincia Autonoma di Bolzano condannata dal Tribunale: grazie a
un’ordinanza anche i cittadini extracomunitari soggiornanti di lungo periodo hanno pieno accesso alle borse di studio.
un’ordinanza anche i cittadini extracomunitari soggiornanti di lungo periodo hanno pieno accesso alle borse di studio.
Conferenza stampa in proposito l’8 ottobre 2009 alle ore 15.30
Le scriventi associazioni rendono noto, con grande soddisfazione, il positivo esito di un ricorso giudiziario al Tribunale Civile di Bolzano, con il patrocinio dell’ Avvocato W. Wielander, da parte di una cittadina canadese, residente in Provincia di Bolzano da oltre 5 anni e pertanto definita nelle norme europee “soggiornante di lungo periodo”. Il ricorso era stato intentato, grazie al sostegno e intervento in giudizio della onlus Human Rights International, coadiuvata dall’ Avv. A. Stacul di Bolzano, per il riconoscimento a favore dell’interessata e di tutti i residenti soggiornanti di lungo periodo, anche se provenienti da paesi non appartenenti all’Unione europea, del diritto alle sovvenzioni per l’apprendimento all’ estero della seconda lingua (italiano/tedesco) che la Provincia di Bolzano usualmente riconosce.
Trattasi infatti di un diritto sancito e riconosciuto da tempo da direttive comunitarie, leggi nazionali e convenzioni internazionali ratificate dal Parlamento italiano, al fine di consentire una effettiva integrazione nel tessuto sociale locale da parte di chi vi abita e vi lavora. Il Tribunale, con ordinanza depositata e comunicata in data 11 giugno 2009 (RG 379/2009) ha accertato e dichiarato “..che la mancata equiparazione dei cittadini extracomunitari soggiornanti di lungo periodo ai cittadini comunitari nei bandi di concorso ovvero sovvenzioni provinciali indetti dalla Provincia autonoma di Bolzano relativi all’istruzione ed alla formazione professionale, compresi assegni scolastici e borse di studio, assume carattere discriminatorio” e ha ORDINATO alla Provincia stessa di “uniformarsi per il futuro al principio sopra affermato”, con condanna al risarcimento del danno e alle spese giudiziarie.
Si è ora in attesa che la Provincia adegui in tal senso i nuovi bandi per le sovvenzioni agli interessati ai soggiorni studio all’estero per l’apprendimento della seconda lingua e delle lingue straniere, riformulando i requisiti previsti dalle leggi provinciali in vigore (L.P. n. 18/1988 e 5/1987), attraverso l’estensione del diritto ai cittadini non appartenenti all’UE al fine anche di prevenire ulteriori ricorsi. In una società multilingue come quella della Provincia di Bolzano, la conoscenza delle lingue è uno strumento indispensabile di integrazione e di coesione sociale e non può subire limitazioni e discriminazioni.
Un’informativa in argomento è stata trasmessa anche al neo costituito Ufficio del Garante per
l’infanzia e l’adolescenza presso il Consiglio Provinciale, alla Agenzia dell’Unione Europea per i diritti fondamentali di Vienna e al Consiglio d’Europa. L’azione è svolta nell’ambito del progetto (finanziato dal FSE e di recente approvato dalla Giunta provinciale di Bolzano) di osservazione, informazione, mediazione, assistenza alle vittime di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali, religiosi, per disabilità, età, convinzioni personali e orientamento sessuale che è stato avviato nell’agosto u.s. dalle Associazioni di volontariato Human Rights International, Volontarius, Porte Aperte e dalla Fondazione Langer.
Le Associazioni hanno indetto una conferenza stampa per il giorno giovedì 08 ottobre 2009 alle
ore 15.30 presso il Kolpinghaus di Bolzano, Via Largo Adolph Kolping 3 (ex Via Ospedale) al fine di illustrare i dettagli e i contenuti del loro programmi in corso. Sarà presente la ricorrente.
HUMAN RIGHTS INTERNATIONAL – onlus PORTE APERTE - OFFENE TÜREN
Maurizio Alemi
Mamadou Gaye
FONDAZIONE ALEXANDER LANGER
STIFTUNG VOLONTARIUS ONLUS
Rainer Girardi
Walter Petrone
Associazione Capofila del progetto FSE:
Associazione Porte Aperte,
tel 0471-281190, fax 0471-281190, e-mail: info@mediatoriculturali.bz.it,
Mamadou Gaye: cell. 3396009426
Finalmente una buona notizia!
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