venerdì 23 ottobre 2009

Piena adesione alla manifestazione indetta dalla "Rete dei diritti dei Senza Voce"

Comunicato Stampadel 23 ottobre 2009

Partito dei Comunisti italianiFederazione del Trentino Alto Adige

Oggetto: Piena adesione alla manifestazione indetta dalla "Rete dei diritti dei Senza Voce" contro l'intolleranza e la politica della paura e della ghettizzazione


Alla manifestazione indetta dalla "Rete dei diritti dei Senza Voce" contro l'intolleranza e la politica della paura e della ghettizzazione, che si svolgerà a Bolzano, sabato 24 ottobre, dalle 10.30 alle 11.30 (da piazza Mazzini a piazza Parrocchia), dà la propria piena e convinta adesione la Federazione del Trentino Alto Adige-Südtirol del Partito dei Comunisti Italiani.
Con i propri compagni la nostra Federazione sarà presente per manifestare piena solidarietà a tutti i migranti che in Alto Adige versano quotidianamente il loro sudore per garantire lo stato di benessere dell'Alto Adige. Come non riconoscere il loro essenziale ruolo nell’economia altoatesina: nella raccolta delle mele così come nelle nell’edilizia, nelle fabbriche così come negli alberghi e nei bar, nella sanità pubblica e privata così come nei servizi di assistenza, un caso per tutti, le badanti.
Sarà presente per dire basta a chi strumentalmente alimenta rozzi sentimenti di ostilità nei confronti degli immigrati, sfruttando il disagio dei quartieri periferici, abbandonati al loro destino da una giunta comunale assenteista, ma anche per dire basta al buonismo di maniera che si accontenta di richiamarsi alle tradizioni di accoglienza dell'Alto Adige e non ha il coraggio di prendere una netta posizione contro le forze politiche, come la Lega Nord, che hanno scatenato una vera e propria "caccia alle streghe" nei confronti dei migranti, dei cittadini rumeni, dei Rom, dei Sinti e di ogni altra comunità che possa apparire "diversa".
Non si può assistere silenti ad una tale ossessiva campagna che a livello nazionale, con il "pacchetto sicurezza" che è stato recentemente approvato, ha introdotto il "reato di clandestinità", in base al quale si diventa colpevoli per la sola appartenenza ad uno status sociale: la clandestinità.
Deviare dal principio che la responsabilità penale è individuale e possa invece essere attribuita a categorie collettive, per il loro semplice status, è un precedente assai pericoloso che può portare alla criminalizzazione di interi gruppi etnici o di particolari nazionalità di migranti.
A questa impostazione si deve saper opporre una efficace lotta per introdurre efficaci misure d'integrazione degli immigrati, perchè non si consolidino i ghetti, una lotta contro tutte le forme di discriminazione e di esclusione, per il rispetto delle libertà e delle pratiche religiose di tutti, per il diritto alla casa e ad un lavoro dignitoso per tutti.

Partito dei Comunisti Italiani
Federazione Trentino Alto Adige
Il segretario regionale
Carlo Carlini

Nessun commento:

Posta un commento