Segnalo a tutti questa interessante iniziativa del comitato di Bologna, che vuole estendersi a tutta l'Emilia Romagna.
Nella comunicazione precedente ho dimenticato di dirvi che c'è stata l'adesione ufficiale del Pd (attraverso Livia Turco) e del senatore Marino. Prc ha aderito nei giorni scorsi, specificando di non volere in alcun modo "mettere il cappello sopra" ma di desiderare un rapporto paritario. Come si è detto mille volte - ma giova ripeterlo - i partiti possono aderire ma non impossessarsi del movimento Primo marzo 2010, che rimane espressione della società civile.
stefania
L'Emilia Romagna si propone di continuare un percorso di valorizzazione delle culture "TRA DI NOI" attraverso il progetto " a different eye". Riscoprire lo "straniero" che non è più estraneo, ma familiare, pur conservando le forme e le caratteristiche della propria cultura, capire il suo punto di vista sulle città, scoprire alcuni lati delle sue tradizioni, porta ad abbattere le barriere di paura e intolleranza. Un percorso nelle città e per le città che vuole rendere evidenti i segnali di integrazione che sono presenti in Emilia Romagna. Lo sviluppo dell'integrazione e l'attuale situazione sociale, ci impongono di raccontare storie nuove. Le storie di chi nel nostro paese è giunto, anche sì con un carico di difficoltà e dolori, ma si è integrato, ha trovato un lavoro, ha costruito o ricostruito il suo nucleo familiare, e vive, pur essendo legato alle proprie culture e tradizioni del paese di origine, "tra di noi", rispettando e condividendo i modi di vita e gli ideali della nostra nazione. Sono molte queste persone, che da sempre offrono lavoro e quindi possibilità di sostentamento, e legalità, quindi possibilità di uscire dalla clandestinità. Questo lavoro vuol essere un contributo alla conoscenza delle realtà positive dell'immigrazione in Italia, nonché stimolare alla conoscenza reciproca tra le diverse culture, e alla creazione di una società in cui si conoscano e si rispettino le stesse.
A different eye ci propone una vista differente della situazione dello straniero, quindi chiediamo a tutti i partecipanti alla manifestazione, e ai migranti in generale, di inviarci una foto di loro al lavoro. Vorremmo costruire un muro di foto; un muro che non separa ma che unisce attraverso l'immagine del lavoro, patrimonio di tutta l'umanità
L'Emilia Romagna intende vivere così la giornata del primo marzo, attraverso le fotografie realizzate dai migranti.
Gli iscritti al gruppo del 1 marzo Bologna continuano a crescere.Stiamo lavorando ad allargare il comitato coinvolgendo cittadini italiani e migranti, chi voglia partecipare attivamente ai lavori del comitato può scriverlo alla mail ufficiale del comitato bolognese:
Per Bologna indirizzo email: primomarzo2010bologna@gmail.com
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